Le abbondanti piogge che hanno caratterizzato questo periodo, mi hanno aiutato a trovare alcuni spunti fotografici, anzi uno… i riflessi, o meglio le riflessioni sull’Adda.
Il luoghi

Il paesaggio muta, cambiano i punti di vista e le prospettive, e le possibilità “fotografiche-creative” legate ad un luogo a me molto caro si moltiplicano.
La ricerca
Chiaramente questa particolare situazione mi ha stimolato in un percorso di ricerca.

Ricerca di soggetti eterei, riflessi baluginanti di alberi, rami e costruzioni, che ribaltano la realtà fondendola con il paesaggio non riflesso.
insomma niente di ben definito fotograficamente parlando.
Un paesaggio immaginario, una visione quasi incosciente, un sogno, una visione onirica.

Paesaggio di alberi riflessi sulla sponda del fiume Adda, ovvero riflessioni sull’Adda

I rami intrecciando percorsi che cercano la luce, in sogno si tramutano in radici che scavano nel terreno, entrambi, si innalzano alla ricerca di nutrimento.
E’ singolare come un soggetto apparentemente semplice come un albero si possa tramutare in attore complesso
Dalle mille variabili, ma mai ripetitivo o banale, a volte è necessario soffermarsi e cambiare il punto di vista per poi variare anche quello di ripresa.

La realtà si capovolge, viene racchiusa in una ipotetica cornice, una cornice estemporanea, è forse un sogno?
Durerà lo spazio di alcune ore, poi svanirà e gli elementi torneranno al loro posto.