Di acqua e di vento

Di acqua e di vento @ FuoriFuoco.it

Vi propongo  “Di acqua e di vento” una serie di scatti realizzati martedi 8 Luglio 2014.

Ho fotografato nel tratto di Adda che inizia dal vecchio ponte ferroviario zona Lavello alla diga di Olginate,

Realizzazione

Le immagini sono caratterizzate  dal fatto di essere state scattate, (volutamente con un meteo pessimo e tendente al temporale,  con forte vento e nuvole basse)

Attrezzatura e metodo

Oltre ad avere utilizzato l’ausilio di un filtro neutral density, detto ND a fattore 1000.

Di acqua e di vento @ FuoriFuoco.it

In sostanza il filtro permette di ottenere immagini, con soggetti in movimento (nuvole, acqua) dall’aspetto fluido e lattiginoso.

moltiplicando fino a 1000 volte il tempo di apertura dell’otturatore.

Le immagini hanno tutte un’esposizione variabile tra i due e tre minuti, l’ausilio del cavalletto e dello scatto remoto è essenziale in questo tipo di situazioni.

Di acqua e di vento @ FuoriFuoco.it

Inoltre aiuta anche il blocco dello specchio e l’impostazione  riduzione rumore con lunghe esposizioni.

Le immagini

Di acqua e di vento @ FuoriFuoco.it

Certo non è frequente vedere l’Adda in questo periodo dell’anno in fase di piena

Come non è frequente avere un meteo del genere a metà luglio… tutto questo comunque mi ha aiutato a realizzare questo breve reportage che vi propongo.

Le immagini sono state poi convertite dal colore al bianco e nero.

L ‘assenza del fattore colore appunto, secondo la mia opinione, focalizza l’attenzione sul paesaggio in generale e sull’effetto dele acque e nuvole.

Di acqua e di vento @ FuoriFuoco.it

Approfondimenti sui filtri ND

Un filtro a densità neutrapuò essere utilizzato per:

  • Incrementare i tempi di scatto ed ottenere effetti di mosso creativo o di dinamismo (es. sagome di persone, nuvole sfumate, scie mezzi trasporto) pur tenendo fisse esposizione ed aperture.
  • Aumentare i tempi di scatto per ottenere effetti “setosi” per l’acqua in movimento (es. cascate, fiumi, mari, ecc.) pur tenendo fisse esposizione ed aperture.
  • Si utilizzano per non permettere a soggetti in movimento di rimanere impressionati nella fotografia (es. non far risultare i passanti in una piazza) pur tenendo fisse esposizione ed aperture (sono necessari dei tempi di esposizione molto lunghi e dei soggetti che non restino fermi neppure per pochi secondi altrimenti resteranno visibili le loro sagome come se fossero dei fantasmi).   
  • Ottenere  tempi di scatto a parecchi minuti per creare delle scie luminose con il movimento apparente delle stelle della volta celeste pur tenendo fisse esposizione ed aperture (spesso per questa tipologia di fotografia si uniscono molti scatti lunghi in programmi appositi).
  • Aprire i diaframmi per diminuire la profondità di campopur tenendo fisse esposizione e tempi di scatto; funzione utile, ad esempio, nel caso di bilanciamento di luce flash con luce diurna, dove il tempo di scatto limitato dal sincro flash costringe, in assenza di filtro, a chiudere i diaframmi e ad avere una elevata profondità di campo.
  • Diminuire sensibilmente la luminosità di un soggetto per poterlo osservare direttamente dal mirino della fotocamera.
  • Per le macchine a pellicola che hanno degli ISO preimpostati, i filtri a densità neutrapossono essere utilizzati per non cambiare le impostazioni della macchina e la pellicola quando ci si sposta continuamente da ambienti con luminosità differenti quali luoghi al chiuso e all’aperto: al chiuso si toglie il filtro, all’aperto lo si rimonta.


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