Tartavalle Terme

Siamo a due passi dal fiume Pioverna, in Valsassina, non lontani da  Villa De Vecchi, il luogo della memoria di oggi è Tartavalle Terme, rinomato centro termale fin dai primi anni del novecento.

Tartavalle Terme ©Fuorifuoco.it

Le acque di Tartavalle Terme

Il nocciolo di quella parte del monte, nella quale esiste questa fonte è una roccia emersoria mista di sostanze piritose, ocracee, con filoni di quarzo in grano, che alla distanza di circa un miglio cangiasi in una puddinga sedimentaria, indi in una massa calcarea, la quale forma la rimanente parte della catena dei monti verso Esino.

“Da termeditartavalle.it”

Tartavalle Terme ©Fuorifuoco.it

La storia in breve di Tartavalle Terme

Con il passare degli anni le acque di Tartavalle ebbene riconoscimenti da prestigiosi e importanti medici e professori, iniziarono a sorgere le prime strutture ricettive, ecco come nel 1907 il Ministero dell’Interno della Sanità pubblica descrive Tartavalle terme.

“Lo stabilimento balneare, di proprietà dei fratelli Don Clemente e Don Tranquillo Fondra, esercitato dal signor Giuseppe Villa, ha 10 tinozze da bagno in cemento e 5 docce.


Il prezzo di ogni operazione balneare è di £ 1. Annesso allo stabilimento vi è un albergo capace di alloggiare contemporaneamente 80 persone, con una pensione media giornaliera, di £ 7.


Altri 2 alberghi esistono nel comune di Taceno e un altro a Tartavalle, condotto dai fratelli Vitali”.

Tartavalle Terme ©Fuorifuoco.it

Ecco come si presenta l’ingresso ai fabbricati che ospita tuttora la fonte di Tartavalle Terme.

Tartavalle Terme ©Fuorifuoco.it

Nelle due immagini possiamo notare lo stato di degrado e abbandono in cui versano le strutture di Tartavalle.

Ecco la sala che ospita la vasca con la fonte termale, ormai chiusa. Il deposito di sostanze contenute nell’acqua ha formato un conglomerato all’interno della vasca stessa

Le acque sono di due tipi: solfato-bicarbonato-alcalino-terrosa, adatta alla terapia delle malattie epatiche, ematiche (anemia) e biliari; bicarbonato-alcalino-terrosa, indicata per le malattie renali e delle vie urinarie.

E’ considerata l’acqua più alcalina d’Italia perchè è ricca di ferro, manganese e arsenico. Viene usata per terapia idropinica.

Nei pressi della fonte troviamo le strutture   delle terme costruite nel 1929 e ampliate nel 1966

Si trova inoltre  l’albergo, costruito per favorire l’ampliamento delle strutture ricettive complementari alle terme.

La visita è fortemente sconsigliata in quanto nel corso degli anni incendi e devastazioni hanno reso l’edificio insicuro e pericolante.

Di seguito la galleria di immagini realizzata a Tartavalle Terme.


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